LA SINDONE: QUATTRO ESEMPI DI PROVE INDIRETTE (2)
Il “negativo”, il "Cristo zoppo", le “Icone” e la "curva bizantina"
( Seconda parte)
Di Carlo Gentili
4. LE ICONE
Il quarto elemento significativo lo rileviamo nella struttura figurativa delle icone. Fino al 325 d.C. l’immagine del Cristo ha subito una continua trasformazione visto che i Vangeli e gli scritti del Nuovo Testamento non hanno mai descritto l’aspetto fisico di Gesu’. All’inizio era proibito dipingere l’immagine in sembianze umane, poi venne identificato con la simbologia del pesce, dell’agnello o della croce, successivamente come un buon pastore (senza barba), come un novello Orfeo (tradizione greca) e, massimamente, come un “novello Apollo”, bello, capelli lunghi, imberbe (senza barba).
La data del 325 d.C. rappresenta lo spartiacque: con il
Consiglio di Nicea indetto dall’imperatore Costantino, infatti, si
raggiunge l’unità dogmatica. Si individuano le fattezze del vero
volto di Cristo in base all’unico elemento di comparazione: la Sindone. Risulta
evidente, infatti, che i partecipanti al Concilio di Nicea hanno
scelto di modulare il volto iconico di Cristo in
base ad un documento unico, incredibile,
misterioso, eccezionale come la Sindone. Scompaiono le imitazioni di
Orfeo e di Apollo e compare la vera icona di Gesu’ praticamente sovrapponibile
al volto della Sindone.
Analizziamo ora i singoli punti di contatto che caratterizzano sia il volto della Sindone che il volto tipico delle Icone: (1) I capelli lunghi arrivano fino alle spalle in entrambe le raffigurazioni; ( 2) il ciuffo di capelli dell’icona ricorda incredibilmente il rivolo di sangue che fuoriesce dalla sindone; (3) occhi grandi , (4) naso allungato (5) zigomi pronunciati; (6) uno zigomo differente dall’altro (segno di percosse e tumefazioni) (7) labbro inferiore evidente, (8) baffi pronunciati, (9) barba bi-partita, divisa nel mezzo, (10) sopracciglia importanti e ben evidenziate. In pratica, si evidenziano almeno 10 punti di contatto tra la Sindone e la tipica icona del Cristo, a significare senza ombra di dubbio che il Concilio di Nicea ha ratificato sicuramente l’utilizzo dell’immagine della Sindone come volto ufficiale di Cristo. Come è possibile una coincidenza così particolare tra il volto impresso nella Sindone e le prime icone del IV secolo? Questi esempi di prove indirette certificano assolutamente che Sindone è stata vista, analizzata, studiata e certificata in occasione del Concilio di Nicea dal 325 d.C. e pertanto, non puo’ essere una immagine medioevale (oltre il 1.200 d.C.) come erroneamente evidenziato dalla prova C 14.
La Sindone rappresenta un Mistero assoluto inspiegabile, ma inconfutabilmente vera. Queste quattro semplici prove indirette ne dimostrano l’assoluta autenticità.
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