È una statuetta in legno di sicomoro, alta 112 centimetri, raffigurante un alto funzionario della V dinastia (2435-2306 a.C.) chiamato "Kaaper" .
La statua di Kaaper è a figura intera e raffigura un personaggio in piedi, un uomo in carne - nell'antico Egitto l'obesità era sinonimo di elevato status sociale - di mezza età, calvo, la gamba sinistra in avanti, in atteggiamento di camminata, appoggiato a un bastone e che veste una gonna.
Gli occhi sono realizzati in rame, cristallo di rocca, alabastro e ossidiana, come in una bambola, le braccia sono state aggiunge in un secondo momento. Da notare l'estremo naturalismo e la modernità del volto.
Sembra strano, ma questa statua era ricoperta di stucco e dipinta, purtroppo di questo rivestimento non resta niente . Ma come è arrivato questo pezzo ad arricchire i fondi del museo egizio?
Nel 1860, Auguste Mariette, direttore del Servizio delle Antichità Egizie, dirigeva scavi nella necropoli di Saqqara, a 20 chilometri da Il Cairo.
Mentre esplorava la mastaba C8, appartenente a un personaggio illustre, a nord della piramide a gradoni del faraone Zoser, gli operai che scavavano dentro, si imbatterono nella statua del proprietario defunto, un uomo di nome Kaaper.
Gli operai egiziani rimasero impressionati dal suo realismo e in un moto umoristico, lo ribattezzarono "Sheik el-Beled" , in arabo : “sindaco del paese”, per la sua somiglianza con il loro sindaco.
Statua dell'alto funzionario Kaaper. Museo Egizio, Il Cairo.
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