L’AFFRESCO 400ESCO DI MASSIGNANO NELL’EX CONVENTO AGOSTINIANO OGGI SEDE MUNICIPALE
Di Susanna Faviani
Era il lontano 1 dicembre del 1992 quando chi scrive ebbe la sorpresa e
soddisfazione di ricevere questa lettera, dopo aver segnalato un affresco
sito sul retro dell'allora farmacia comunale a Massignano (AP), ascrivibile al XV
secolo, segnalazione inviata al prof. MIKLOS BOSKOVITS, un esperto di notevole
fama e poi alla Soprintendenza delle Marche.
Ad indicare il bene fu il parroco dell’epoca ora Emerito, Don Mario
Angelini, che ci fece conoscere l’affresco, che fino ad allora nessuno aveva
mai segnalato alla tutela della Soprintendenza ai beni artistici e storici,
anche se tutti i paesani ne conoscevano l’esistenza. Lo sapevano tutti, ma non la Soprintendenza..
I fatti sono questi: oggi l’attuale palazzo Municipale di Massignano è
ospitato in uno stabile che un tempo fu un monastero agostiniano con annessa
chiesa di Santa Monica, entrambi dismessi da secoli, a seguito della nota
soppressione Innocenziana, che chiuse i monasteri con meno di 6 frati/monaci.
Questa iniziativa, avviata con l’inchiesta del 1649 e culminata con la Bolla
“Instaurande regularis disciplinae” del 15 ottobre 1652 cambiò la geografia
conventuale italiana. Fu avviata per garantire una osservanza della regola religiosa.
In altre parole, tutti i conventi che ospitavano meno di 6 frati, furono chiusi
e i religiosi trasferiti in conventi più grandi, dove il controllo della Chiesa
sarebbe stato più congruo e semplice.
Ma torniamo al nostro affresco di Massignano. Don Mario ci portò a vedere,
nei locali sul retro della farmacia comunale – collocati dove un tempo vi era
la Chiesa di Santa Monica con annesso convento agostiniano – l’affresco. Chi
scrive segnalò prima alla Biblioteca Egidiana di Tolentino che aveva conoscenze in
materia e poi ci giunse la lettera di risposta del Prof.Boskovits, che all’epoca
era uno dei massimi esperti su scala mondiale dell’arte, docente all’
Università del Sacro Cuore di Milano, a cui l'Egidiana inviò le foto dell'affresco, scattate da chi scrive :.
Dice la
lettera del Prof. Boskovits datata 24 settembre 1992 :
"Gentilissima Signora Susanna, ricevo dal signor Ruffini della biblioteca egidiana di Tolentino la sua lettera e le fotografie incluse…( omissis)
Si tratta di
opere certo non eccelse, ma interessanti e di qualità discreta direi del
secondo quarto del '400 e di scuola Marchigiana. Il santo Vescovo a destra
dovrebbe essere se leggo bene Donato;
quello
accanto al Bambino San Giovanni Battista.
dovrebbe segnalare l'esistenza degli affreschi al professor Paolo Dal Poggetto della soprintendenza ai beni artistici e storici di Urbino Palazzo Ducale. Firmato Prof. M.Boskovits”.
Così segnalammo l’affresco alla Soprintendenza, una volta accertatane l'importanza e il valore storico-artistico.
La successiva lettera, ricevuta da chi scrive come risposta dalla stessa Soprintendenza e p.c. all' Arcivescovo di Fermo e al sindaco dell’epoca, come pure in risposta al prof. MIKLOS BOSKOVITS dell' Istituto di Storia dell'Arte dell'Università Cattolica di Milano, dice :
" Sì ringraziano la signora Faviani per L'importante segnalazione ed il professor Miklos Boskovits per il suo interessamento ciò che ha consentito a questa Soprintendenza di conoscere un bene culturale prima sconosciuto.
Sarà cura dell'ufficio
effettuare al più presto un sopralluogo per concertare con l' Ente proprietario
un intervento mirato al recupero e alla corretta fruizione dell' affresco.
Si chiede subito
pertanto al sindaco di Massignano di comunicare a questa soprintendenza Se
esiste un piano di recupero del centro storico che preveda una diversa
destinazione del locale interessato, oggi in uso alla farmacia.
firmato:
il soprintendente
dottor Paolo Dal Poggetto"
In seguito venne avviato il recupero del Bene culturale.
Si ringrazia per la foto dell'affresco quattrocentesco il fotografo Alberto Archini e si ricorda che per ingrandire le foto e vederle con la giusta risoluzione, necessita prima cliccarvi sopra, grazie.
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