L'Arte separa? O unisce le Nazioni?

 

Di Carlo Gentili 



E' chiaro che il cordone ombelicale di ogni artista coincida con la propria Terra di provenienza e la relativa aura culturale di origine: la Russia per Chagall, l'Italia per Dante, la Germania per Wagner e Beethoven. 

Quest'anima ancestrale di connessione con il sangue delle madri si riverbera in ogni anfratto, in ogni spigolo di cuore, in ogni lacrima. 

Questo centro cardinale, rappresenta però al contempo la pietra angolare per comprendere il mondo, per abbracciarlo col suo raggio, per piangerlo, per esaltarlo col proprio spirito, con la propria musica, con la propria arte tanto che ogni artista diviene un ambasciatore dei sentimenti di tutti e quindi anche di quelli che chiamiamo " altri". Gli altri popoli, le altre genti.

Lo capiamo ascoltando Mozart, Rossini, Brahams, leggendo Dostoewskij, oppure osservando i cieli stellati di Van Gogh, senza avvertire l'esigenza di erigere muri tra le varie nazioni.


Come si puo', quindi, cacciare un artista (come avviene in questi tristissimi giorni) , mortificarlo, umiliarlo soffermandosi solamente sulla sua origine di provenienza e mai sul raggio delle sue azioni? Dopo il direttore Valery Girgev a Caserta, infatti, è stato annullato a Bologna il concerto del pianista filo-russo Alexander Romanovsky; anche il direttore d’orchestra israeliano  Daniel Oren rischia il medesimo trattamento. Siamo allo scempio culturale. L'arte, il pensiero creativo, la musica, la libera espressione sono protette in Italia dall'articolo 21 ( sancisce il diritto alla libertà di manifestazione del pensiero, che si estende alla parola, allo scritto e a ogni altro mezzo di diffusione). Fra un po' bloccheranno gli scritti di Tolstoj e Dostoewskij?  Se Chagall fosse vivo verrebbe cacciato doppiamente in quanto russo ed ebreo?  La sciocca visione  politica che vorrebbe censurare l’arte è tossica, malata, ottusa.

 Nel cuore di ogni artista alberga sempre vivida una parte di noi, una parte di quelli che noi stessi chiamiamo gli "Altri".

 L’arte è un bene di tutti. E’ un Bene Umanitario

                       

 

           ( Carlo Gentili

 

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