Nasce un sito internet sulla pittrice scomparsa Maria Delfitto

Di Susanna Faviani


Un sito internet creato a 110 anni dalla nascita e a 34 anni dalla scomparsa di Maria Delfitto, pittrice grottammarese di adozione. 
Cliccando sulle sezioni del sito www.mariadelfitto.it ci si lascia immergere nei colori fantastici e sfavillanti, senz'altro fiabeschi e onirici della pittrice, nata a Padova il 5 settembre del 1915 e scomparsa a Grottammare il 4 dicembre del 1991. 

A realizzare questo ricordo della rispettiva madre e nonna, la figlia, la Signora Igea Capodicasa ed il nipote, il Professor Maurizio Marota.

Chi era Maria Delfitto? 
Chi l'ha conosciuta la ricorda con il suo inconfondibile accento veneto, delicata, garbata e gentile, che subito mostrava la tecnica pittorica particolare da lei inventata: la "pittura al rovescio".

Ma andiamo per gradi: la Delfitto è una pittrice che prima si avvicina al mondo dell'acquerello, poi della pittura ad olio ed infine a quella acrilica. La tecnica della pittura a rovescio consisteva in dipingere partendo dagli elementi esterni all'immagine, fino a giungere a quelli retrostanti per ultimo, facciamo un esempio, ricordando le parole spiegate da lei stessa, tanti tanti anni fa: se un albero ha delle lumeggiature sulle foglie al sole, si parte da quelle, per poi dipingere in seconda analisi le foglie, infine i rami che si intravedono, per ultimo il cielo. Una pittura a strati, quindi, che di bello aveva ed ha ancora quell'evocazione "Naïves" a metà tra il disegno di un bimbo e quello, sapiente, dell'adulto sognatore, che sa tradurre con esperienza e maestria i propri sogni. 

E cosa c'è tra i sogni di Maria Delfitto? 
Un mondo perduto, Grottammare e non solo, uno spazio che solo apparentemente è esteriore, un iperuranio di pace e di serenità, di contemplazione e bellezza visto con gli occhi dell'innocenza.
Ci piace ricordare il borgo dove si è addormentata e le sue amate passeggiate al paese alto, alla ricerca di colori e profumi da tradurre in assolati, freschi, innamorati, dipinti . 
Ma non solo: nei quadri della Delfitto ci sono ruscelli, campagne, pioppi con colori irreali, elementi di Pace, fiori, foglie, sembra potervi ascoltare il sussurro del vento. 

Aveva vissuto la Seconda Guerra Mondiale, Maria e ne era rimasta turbata, così dipingeva un mondo fantastico, dove fuggire, un rifugio solitario dove socchiudere gli occhi, sorridere e far riposare la mente e il cuore.

 Borghi, case, colline, fiori, paesaggi, campagne. Certamente gli echi di Antonio Ligabue o di Marc Chagall o del primitivismo di Henri Rousseau si fanno sentire, per una pittrice così delicata e gentile, discreta ma aperta , che amava parlare della sua pittura. 
Sono numerosi i riconoscimenti ricevuti da Maria Delfitto, medaglie d'oro, plausi, diplomi , segnalazioni e menzioni, nonchè articoli, pure sullo storico : "La Domenica del Corriere". 

Se n'è andata troppo presto e la figlia, giustamente desidera che venga ricordata e che il suo patrimonio di quadri venga ancora discusso, capito, studiato, apprezzato, mostrato così come Maria Delfitto avrebbe voluto. 

Ci piace immaginare adesso la pittrice danzare nel suo mondo colorato, di "pittura al rovescio", fatto di amore e di emozioni discrete.
Vi proponiamo alcune sue opere e vi invitiamo caldamente a fare una visita al sito, che veramente rilassa gli occhi e la mente. 
Grazie, Maria Delfitto. www.mariadelfitto.it 👇


"Paese alto di Grottammare visto dal mare", 1968 - olio su tela ( 50x70)



"Piante e fiori", 1976  - olio su tela ( 50x60)




"Paesaggio ligure", 1970 - olio su tela ( 50x70)



"Ruscello in campagna", 1972 - olio su tela (50x70)















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