La storia della “Madonna di Santa Lucia”, “Madonna degli Angeli”? Madonna della Pace ? Madonna della Compagnia dell’Immacolata ?

 

Una statua dell’Immacolata, comune, neanche troppo antica, ma con un enorme valore simbolico. Una Immagine della Vergine Maria, bellissima e con una “storia” particolare. Per molti versi ancora una storia da scrivere. Nascosta dentro la nicchia dell’Altare di San Vincenzo Ferrer, realizzato nel 1732 dalla famiglia Ravenna, già proprietaria, in marina, del palazzo oggi sede civica, la statua racchiude in se’ molti misteri. La statua è stata ri-scoperta dal gruppo dei volontari “Angeli Custodi di Santa Lucia”, grazie all’indicazione “dell’ Angelo Custode di Santa Lucia” Cristina Pomili.

In realtà si tirava fuori soltanto in occasione della Sacra Giubilare, storica rievocazione grottammarese che si celebra ogni qualvolta il primo luglio cada di domenica. Siccome la cadenza della Sacra non è annuale ma ogni sei, cinque, sei ed undici anni, la prossima volta si terrà nel 2029, in quanto l’ultima volta si è tenuta nel 2018.

 Quest’anno su sprone del parroco dell’Unità Pastorale di San Pio V e San Giovanni Battista Mons. Federico Pompei  il Gruppo degli “Angeli” ha riaperto al pubblico la cinquecentesca Chiesa di Santa Lucia al paese alto di Grottammare, dove è custodita l’Immagine. 


Le testimonianze . 

1)      Torniamo alla statua: “L’Angelo Custode di Santa Lucia” Clarita Baldoni ha avuto una testimonianza da una persona “grande” che vuole restare anonima. Secondo la testimonianza, la statua fu acquistata dalla Confraternita della Madonna Immacolata, oggi scomparsa.  Se non acquistata, forse donata alla stessa Confraternita. Si tratterebbe di una statua “Giubilare”, legata all’Indulgenza Plenaria. L’ultimo parroco ad averla esposta in occasione di una ricorrenza mariana fu Mons. Pierino Vallorani. Per tradizione tale statua – collegata per qualche motivo alla Chiesa e zona campestre di San Martino ( non a caso era collocata all’interno dell’Altare di San Vincenzo Ferrer, patrono delle campagne) viene tirata fuori in occasione della tradizionale “Sacra Giubilare”.

 

2)     

Abbiamo un’altra testimonianza nell’attiva parrocchiana di San Pio V Gabriela Pedicone, che risulta preziosa. Gabriela, classe 1935 , quando aveva 10 anni, ossia nel 1945 ricorda la mamma che la portò a vedere la statua dell’Immacolata all’interno dell’Ospedale “Madonna degli Angeli” di Grottammare alta, chiuso intorno all’anno 1965. Gabriela ci ricorda che le apparizioni della Pasqua del 1948 avvenute a Grottammare presso il parco – uliveto che poi ne prese il nome , appunto, della “Madonnina”, ad opera del piccolo Leonardo Addazi di 8 anni, rappresentavano sempre la “Madonna degli Angeli” ossia questa statua, vestita di bianco e celeste come è nell’iconografia dell’Immacolata Concezione. In quella occasione la Vergine Maria chiese al bimbo di dire alla gente di pregare molto il Rosario, altrimenti sarebbe a breve scoppiato un terzo conflitto mondiale.

 

3)      Vincenzo D’Ercoli, attivo nell’Unità Pastorale di Grottammare soprattutto nelle Chiese del Paese alto e da sempre membro del Consiglio Direttivo e tesoriere della Confraternita dell’Addolorata, ci ha mostrato in foto una medaglia datata 1930 che si riferisce alla “Compagnia dell’Immacolata Concezione”, una Confraternita della Valtesino esistente a Grottammare oggi scomparsa, riassorbita dalla Confraternita dell’Addolorata. Era la “nostra” Immagine di Santa Lucia la statua di questa “Compagnia” o confraternita? Sembrerebbe di si.


La veste dei confratelli bianca con mozzetta celeste, oggi mantenuta tra le vesti rituali della Confraternita dell’Addolorata, viene indossata in occasione della Sacra Giubilare portando a spalla questa Immagine, appunto relativa al Giubileo, cioè all’indulgenza dei peccati , privilegio “speciale” di cui si fregia Grottammare con la Sacra Giubilare. Grazie a Vincenzo D’Ercoli, vi mostriamo la fotografia della medaglia del 1930.

 

La storia recente . La statua, è stata per volontà del parroco Mons. Pompei portata nella Parrocchia di San Pio V in “Marina” in occasione della tradizionale fiaccolata del 14 agosto a Grottammare, poi è stata riportata nella sede abituale in Santa Lucia grazie alla Confraternita e ad un gruppo di volenterosi. 



Ora resterà esposta per qualche giorno in santa Lucia e poi verrà richiusa nella sua “nicchia” o casetta nella cinquecentesca Chiesa voluta dal papa Sisto V e da sua sorella Camilla Peretti.

Il Parroco Mons. Federico Pompei ha appena fatto apporre un nuovo cristallo alla nicchia, in quanto  il preesistente era spezzato.




Foto di Cristina Pomili che rappresenta i Confratelli dell'Addolorata che in occasione della Sacra Giubilare 2018, indossano la veste della riassorbita Confraternita dell'Immacolata e portano l'Immagine dell'Immacolata di cui stiamo parlando. 

APPELLO:
Si cercano testimonianze su questa Immagine dell'Immacolata. Chi ne avesse è pregato di contattare il: 3472429044 oppure di scrivere in Redazione all'Email: redazionelaconchiglia@gmail.com

Altre foto :




















Il Priore della Confraternita dell'Addolorata Emidio Vannicola 


Il segno distintivo del gruppo "Angeli custodi di Santa Lucia" 


Cristina Pomili, che ha segnalato la collocazione della Madonna di Santa Lucia 




A dx Vincenzo D'Ercoli che ha ritrovato la medaglia datata 1930 della "Compagnia dell'Immacolata"


 Il Parroco Mons. Pompei, Don Joseph e i collaboratori volenterosi, che hanno aiutato nel trasporto per l'esposizione dell'Immagine dell'Immacolata di Santa Lucia. 

 




 

































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