Grottammare. Il 23 esimo FestivaLiszt, organizzato dalla Fondazione GMI con il sostegno dei Comuni di Grottammare e di Ripatransone passa agli archivi con un bilancio più che lusinghiero: la restaurata chiesa di Santa Lucia, tenuta aperta per alcune ore della giornata dagli Angeli di Santa Lucia, ha fatto registrare il sold out così come il meraviglioso teatro Mercantini, pieno in ogni ordine e grado per l’acclamatissimo concerto ÈKELON che ha chiuso il Festival con un inno alla pace attraverso le struggenti note di Sostakovich; interpretazione magistrale, scelta da Rai 3 come copertina di chiusura del tg Marche. “Ancora una volta, il Festival si è confermato come un appuntamento di rilievo internazionale che proietta la nostra Città e tutto il territorio in una dimensione culturale di ampio respiro, con un’attenzione per la ricerca e al contempo un’apertura al pubblico senza confini. Non possiamo che esserne grati a chi ci mette l’anima per far sì che Grottammare, come ai tempi del soggiorno di Liszt, sia una città accogliente verso la grande musica “ ha commentato il vicesindaco Lorenzo Rossi. Gli fa eco Stefano Fraticelli, presidente del Consiglio comunale di Ripatransone, delegato al Turismo :” Si è rinnovata con risultati estremamente positivi la partecipazione della Città di Ripatransone al Festival Liszt per l'edizione 2025. Il concerto di chiusura della rassegna, tenutosi presso il nostro Teatro Mercantini ed in cui si è vista una straordinaria esibizione del talentuoso e giovane TRIO ÈKELON, ha saputo offrire al numeroso pubblico presente la misura dell'eccellente entità artistica del Festival, a dimostrazione della sua capacità di essere non un mero calendario di concerti ma un vero e proprio progetto di crescita culturale del territorio veicolato attraverso un'offerta musicale di assoluto pregio.
Va all'organizzazione del Festival il plauso della nostra Amministrazione e di tutta la sua comunità per gli importanti risultati generati, anche - collateralmente - in termini di creazione di una proposta qualitativamente elevata ai fini dell'intercettazione del movimento turistico. Ringraziamo inoltre la Città di Grottammare, con cui da novembre 2024 condividiamo l'appartenenza al network dei Borghi più Belli d'Italia, per la collaborazione posta in essere, segno della reale volontà di fare rete nell'ottica di potenziare l'offerta di eventi ma anche la percezione di unità ed unicità territoriale, soprattutto per le comunità che vi abitano." Molto compiaciuta anche Rita Virgili, presidente Fondazione GMI che ha aggiunto “ Un numero maggior di giovani si è avvicinato alla musica classica, oltre agli appassionati di tutta la Regione che ci seguono ormai da anni. La XXIII edizione ha registrato circa 1200 presenze complessivamente. Siamo davvero molto soddisfatti”. Infine le parole del giovane direttore artistico Giuseppe Federico Paci: “La scelta di diversificare la proposta musicale è stata apprezzata, siamo contenti che il pubblico abbia apprezzato
anche la presentazione di programmi di rara esecuzione e di ricerca di grande livello”.Il festival verrà ricordato per la Sonata in Si minore del virtuoso Alessio Falciani, talento ascolano che ad appena 23 anni ha affrontato il capolavoro lisztiano di difficilissima esecuzione , per i 5 bis di Kostantin Emelyanov, acclamato pianista russo, per il dialogo in perfetta armonia tra pianoforte ed il violoncello del duo Baglini/Chiesa( Silvia Chiesa ha suonato un violoncello del 1697) oltre che per l’emozionante concerto finale. Le serate sono state arricchite e rese ancora più interessanti dalla guida all’ascolto di Francesca Virgili, consulente scientifica del Festival. Anche il concerto all’alba sulla spiaggia del quartetto di contrabbassi The Bass Gang è stato un successo, come dimostrano le spettacolari immagini dei 33 partecipanti al concorso fotografico che ha decretato la vittoria di Bruno Rossi e Simone Petrelli, ex equo.
Il fotografo professionista Dino Cappelletti, presidente di
Giuria, insieme a Gian Lorenzo Marcucci,
ha ripreso tutti i concerti con immagini
artistiche dei musicisti che vanno ad arricchire il festival in attesa di
essere esposte alla Sala Liszt, di prossima realizzazione con le preziose
testimonianze che il grande compositore
ungherese la lasciato nel corso del suo famoso soggiorno nell’estate del 1868.
Già si pensa alla XXIV edizione con tante novità che verranno rese note prossimamente.
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